In occasione del centenario della prima esibizione della ‘Sagra della primavera’ (1913) di Stravinsky, Mauro Bigonzetti propone una versione personale del balletto, da lui ribattezzato Le Sacre.
Il coreografo guida i ballerini di Aterballetto, che lo sorprendono per la loro capacità di connettersi positivamente alla forza della musica e alle sue atmosfere, in un lavoro fatto in maniera artigianale, senza impianto scenico. Non c’è niente, solo corpo e musica; nemmeno i colori sono presenti. Il richiamo all’originale c’è, ma sottoforma di una percezione, di un’allusione, nell’uso degli spazi e in alcuni gesti. L’idea del sacrificio finale resta, ma gira intorno al balletto e risulta meno concreta.Il risultato è una creazione astratta in cui non si ha una vera e propria storia, ma quadri di vite parallele: immagini, cartoline, icone drammatiche e situazioni buffe.
Il coreografo guida i ballerini di Aterballetto, che lo sorprendono per la loro capacità di connettersi positivamente alla forza della musica e alle sue atmosfere, in un lavoro fatto in maniera artigianale, senza impianto scenico. Non c’è niente, solo corpo e musica; nemmeno i colori sono presenti. Il richiamo all’originale c’è, ma sottoforma di una percezione, di un’allusione, nell’uso degli spazi e in alcuni gesti. L’idea del sacrificio finale resta, ma gira intorno al balletto e risulta meno concreta.Il risultato è una creazione astratta in cui non si ha una vera e propria storia, ma quadri di vite parallele: immagini, cartoline, icone drammatiche e situazioni buffe.
Bigonzetti e Aterballetto conquistano il pubblico anche con le coreografie di Rossini Cards: Espressione della musica di Gioachino Rossini, del suo ritmo incalzante ed insieme astratto e geometrico, ed in fondo di un dionisiaco vitalismo.
Raramente un pezzo teatrale è riuscito come Rossini Cards a entrare profondamente nello spirito della creatività di Rossini, a rivivificare sulla scena il suo lacerante, passionale romanticismo e sentimentalismo, senza tuttavia cadere in alcuna forma di stucchevolezza, bensì mostrando la spontaneità e sincerità della visione del mondo romantico-ottocentesca e decadentistica. Le improvvisazioni che costituiscono la seconda parte della coreografia sono vere e proprie sperimentazioni atletiche di posizioni e movimenti originali ed estranei al codice di ogni stile coreografico esistente; una ricerca pura sul movimento, dagli interessanti risultati.
Como, Teatro Sociale - venerdì, 25 novembre ore 20.30
LE SACRE / ROSSINI CARDS
Musiche Igor Stravinsky e Gioachino Rossini
Coreografia Mauro Bigonzetti
Scena e Luci Carlo Cerri
Produzione Aterballetto
Maurizio Pratelli (fonte Corriere di Como)