lunedì 28 novembre 2011

Il Barbiere di Siviglia

In cartellone, giovedì 1° dicembre, alle 21, Il Barbiere di Siviglia, la celebre opera buffa di Gioachino Rossini, con la regia del giovane regista, Federico Grazzini, e alla direzione d’orchestra Matteo Beltrami. Si ricorda che gli iscritti all'Ordine hanno diritto a uno sconto del 10%.

Dramma comico in due atti. Musica di Gioachino Rossini. Libretto di Cesare Sterbini dalla
commedia Le barbier de Séville di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais.
Prima rappresentazione: Roma, Teatro Argentina, 20 febbraio 1816
Il conte d’Almaviva Edgardo Rocha
Bartolo Omar Montanari
Rosina Concetta D’Alessandro
Figaro Marcello Rosiello
Don Basilio Roberto Lorenzi
Fiorello Andrea Bonsignore
Ambrogio Valerio Napoli
Berta Loredana Arcuri
Direttore
Matteo Beltrami
Regia
Federico Grazzini
Scene
Andrea Belli
Costumi
Valeria Bettella
Light designer
Federico Grazzini
Maestro del coro
Antonio Greco
Coro
AsLiCo del Circuito Lirico Lombardo
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Coproduzione Teatri del Circuito Lirico Lombardo

mercoledì 23 novembre 2011

Weekend con Rossini e Capossela al Teatro Sociale di Como

In occasione del centenario della prima esibizione della ‘Sagra della primavera’ (1913) di Stravinsky, Mauro Bigonzetti propone una versione personale del balletto, da lui ribattezzato Le Sacre.
Il coreografo guida i ballerini di Aterballetto, che lo sorprendono per la loro capacità di connettersi positivamente alla forza della musica e alle sue atmosfere, in un lavoro fatto in maniera artigianale, senza impianto scenico. Non c’è niente, solo corpo e musica; nemmeno i colori sono presenti. Il richiamo all’originale c’è, ma sottoforma di una percezione, di un’allusione, nell’uso degli spazi e in alcuni gesti. L’idea del sacrificio finale resta, ma gira intorno al balletto e risulta meno concreta.
Il risultato è una creazione astratta in cui non si ha una vera e propria storia, ma quadri di vite parallele: immagini, cartoline, icone drammatiche e situazioni buffe.
Bigonzetti e Aterballetto conquistano il pubblico anche con le coreografie di Rossini Cards: Espressione della musica di Gioachino Rossini, del suo ritmo incalzante ed insieme astratto e geometrico, ed in fondo di un dionisiaco vitalismo.
Raramente un pezzo teatrale è riuscito come Rossini Cards a entrare profondamente nello spirito della creatività di Rossini, a rivivificare sulla scena il suo lacerante, passionale romanticismo e sentimentalismo, senza tuttavia cadere in alcuna forma di stucchevolezza, bensì mostrando la spontaneità e sincerità della visione del mondo romantico-ottocentesca e decadentistica. Le improvvisazioni che costituiscono la seconda parte della coreografia sono vere e proprie sperimentazioni atletiche di posizioni e movimenti originali ed estranei al codice di ogni stile coreografico esistente; una ricerca pura sul movimento, dagli interessanti risultati.
Como, Teatro Sociale - venerdì, 25 novembre ore 20.30
LE SACRE / ROSSINI CARDS
Musiche Igor Stravinsky e Gioachino Rossini
Coreografia Mauro Bigonzetti
Scena e Luci Carlo Cerri
Produzione Aterballetto

Dire che dalle nostre parti Vinicio Capossela è molto amato non è sufficiente. Però basta ricordare che il locale live più famoso in provincia di Como, All'una e trentacinque circa, sul cui palco si esibì oltre tre lustri fa, ha preso in prestito il nome dal suo primo disco, per capire che rapporto esista con uno degli artisti più importanti degli ultimi vent’anni. Nei mesi scorsi Vinicio ha pubblicato una vera e propria enciclopedia musicale sul mare raccolta in due tomi intitolati Marinai, Profeti e Balene. Il viaggio e il mare come metafora e scenografia del destino umano, sono temi davvero appassionanti: Omero, Dante, Melville, Conrad, il nuovo lavoro di Capossela ha trovato ispirazione nella letteratura di tutti i tempi.  Tutto il mare che abbiamo letto e cercato, in cui ci siamo tuffati con passione, lo ritroviamo nelle splendide canzoni che ci raccontano  l'ultima avventura di Capitan Vinicio. Registrato tra Creta e Ischia, questo doppio album evoca gli scricchiolii di S.S. dei Naufragati, una splendida canzone marina che in Ovunque Proteggi anticipava quel che sarebbe arrivato qualche anno dopo. Gli amanti più intransigenti di Tom Waits continuano a chiamarlo “copiossela”, a causa  delle sue evidenti affinità con il genio di Pomona, dimenticandosi però che il buon Vinicio solca mari solitari ormai da anni, rubando al vecchio Tom solo qualche esperto marinaio e un paio di bottiglie  di ottimo rhum. Al Teatro Sociale di Como, Sabato 27 Novembre, alle 21, si sale a bordo di un vascello che conduce il pubblica sull’isola più bella della canzone d’autore di oggi.
Maurizio Pratelli (fonte Corriere di Como)

giovedì 10 novembre 2011

Vedute di Como nell'Ottocento

Si inaugura oggi, alle 17.30, al Museo storico Giuseppe Garibaldi di Como, la mostra Vedute di Como nell'Ottocento. All'inaugurazione saranno presenti il professor Luca Levrini dell'associazione Rosa Commacina e l'editore Enzo Pifferi. L'esposizione, organizzata dall'associazione Rosa Commacina in collaborazione con i musei civici, si inserisce nel programma di eventi in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Saranno esposti circa 60 pannelli che riproducono stampe della città di Como nella prima metà dell'Ottocento, con l'obiettivo di dare una visione tangibile, e non solo ideale, di quel periodo. Il visitatore si calerà e si immedesimerà nei cittadini comaschi che vissero in quel magico e fondamentale periodo della nostra storia. Le stampe coprono un arco cronologico ampio proprio per sottolineare la necessità di interpretare l'Unità come esito di una lunga fase preparatoria e prodromica, e non come un breve momento. La città di Como della prima metà del XIX secolo è caratterizzata da due periodi precisi e distinti, periodi di occupazione, momenti nei quali cresce un nuovo sentimento nazionalista e si impone, grazie al razionale illuminismo, il desiderio di libertà. Sono il periodo napoleonico e quello austriaco, entrambi, seppur caratterizzati dalle note negative "colonizzatrici", portano alla città importanti e apprezzabili sviluppi nel campo della mobilità, della cultura e dei servizi. Questi due periodi saranno descritti come fondamentali per il raggiungimento comune e unitario. I primi battelli a vapore battenti bandiera austriaca sul Lario, l'abbattimento del Castello della Torre Rotonda e la costruzione del Teatro Sociale, la via Napoleona, il Liceo Volta, il fossato delle mura sono alcuni esempi della collezione privata che verrà proposta nelle riproduzioni dei pannelli. La mostra, aperta fino al 27 novembre, sarà allestita negli spazi attigui alle sale risorgimentali del museo storico, offrendo così continuità, integrazione e valorizzazione al percorso di visita. Da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17 (mercoledì orario continuato); domenica dalle 10 alle 13; lunedì chiusura.

martedì 8 novembre 2011

Nuova convenzione e biglietti per Blackbird

L'Ordine dei Medici e Odontoiatri di Como ha stipulato con il Teatro Sociale di Como una nuova convenzione a favore dei propri iscritti:
- sconto del 10% sull’acquisto di due biglietti a spettacolo per la Stagione Notte 2011-2012 del Teatro Sociale di Como. Lo sconto sarà effettuato per le manifestazioni promosse dal Teatro Sociale AsLiCo e dietro presentazione della tessera associativa dell’anno in corso. Gli sconti non sono cumulabili.


Per rilanciare questa convenzione il Teatro ha cortesemente offerto 10 biglietti omaggio per lo spettacolo Blackbird, in scena sabato 12 novembre ore 20.30, più 20 biglietti ridotti al prezzo di 10€.
Chi fosse interessato può inviare richiesta a:
segreteria@ordinemedici.como.it I biglietti gratuiti e ridotti verranno assegnati ai primi 30 medici che ne faranno richiesta via mail, oppure chiamando il n. 031.572613.

lunedì 7 novembre 2011

Blackbird, Teatro Sociale di Como, 8 Novembre 2011

Ispirato ad un fatto di cronaca, il testo pone coraggiosamente in evidenza un tema che è largamente conosciuto e condannato, quello dell’abuso minorile, e permette allo spettatore di analizzarlo in modo più profondo, studiando le conseguenze che una frattura del sentimento ha avuto su due vite. Un uomo quasi sessantenne, chiuso in una stanza insieme ad una ragazza di neanche trent’anni, viene aggredito verbalmente e fisicamente da lei, che gli rinfaccia di averla abbandonata anni prima. L’ordinaria storia di violenza si trasforma poi in una grande storia d’amore, che lega in maniera unica e crudele i protagonisti. La scena diventa ora un ring, ora la stanza claustrofobica da cui non si può uscire perché soffocati dalla sporcizia del ricordo, ora il campo di battaglia di due antieroi. L’indagine si concentra sull’impatto che quella storia umana ha avuto sui suoi protagonisti. Non si ha mai l’illusione di avere capito; ogni volta si è disorientati. È un testo spiazzante che non offre risposte, non lascia scappatoie e non si accontenta di facili soluzioni. Per lasciare lo spettatore completamente libero di guardare e di fronteggiare i propri dubbi.