lunedì 7 novembre 2011
Blackbird, Teatro Sociale di Como, 8 Novembre 2011
Ispirato ad un fatto di cronaca, il testo pone coraggiosamente in evidenza un tema che è largamente conosciuto e condannato, quello dell’abuso minorile, e permette allo spettatore di analizzarlo in modo più profondo, studiando le conseguenze che una frattura del sentimento ha avuto su due vite. Un uomo quasi sessantenne, chiuso in una stanza insieme ad una ragazza di neanche trent’anni, viene aggredito verbalmente e fisicamente da lei, che gli rinfaccia di averla abbandonata anni prima. L’ordinaria storia di violenza si trasforma poi in una grande storia d’amore, che lega in maniera unica e crudele i protagonisti. La scena diventa ora un ring, ora la stanza claustrofobica da cui non si può uscire perché soffocati dalla sporcizia del ricordo, ora il campo di battaglia di due antieroi. L’indagine si concentra sull’impatto che quella storia umana ha avuto sui suoi protagonisti. Non si ha mai l’illusione di avere capito; ogni volta si è disorientati. È un testo spiazzante che non offre risposte, non lascia scappatoie e non si accontenta di facili soluzioni. Per lasciare lo spettatore completamente libero di guardare e di fronteggiare i propri dubbi.